Se è un piccolo desiderio quello che ci guida non potremo mai raggiungere la vetta dell’obiettivo.
Pietro Suk, nel corso di formazione per la Scuola Regionale Toscana tenuto a Poggibonsi (Siena) lo scorso novembre 2010, apre il suo intervento disegnando una piramide e segnando i traguardi che i ragazzi hanno detto di porsi per il loro futuro di atleti. Raggiungere un posto nella squadra nazionale può essere piuttosto facile, “lavorando con grande impegno”. Ma il campione non può avere un sogno piccolo, che tocca un punto basso nella scala dell’ambizione! Un grande campione che cammina, lavora e si impegna veramente non può avere altro che la cima più alta come aspirazione. Chi va in montagna, se sa di dover affrontare una collina bassa e poco impegnativa, porterà con sé poche scorte e piccole attrezzature. Se invece dovesse affrontare l’Himalaya partirà allenato, attrezzato adeguatamente e comunque deciso ad affrontare sacrifici e rischi eccezionali. Nessun allenamento, da solo, sarà efficace e ci porterà lontano se non avremo anche un grande obiettivo nel cuore. Avere un grande desiderio spanderà una immensa luce sul nostro cammino, ci darà la direzione e la forza perché noi tutti…..“siamo fatti della stessa materia dei sogni” (W. Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate).
Primo passo: creare il sogno
4 marzo 2011 di La cintura di Orione
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